Funzionamento della P.E.C.



Per poter utilizzare la PEC si deve disporre di un'apposita casella di PEC, gratuitamente fornita dal Governo Italiano (su un dominio specifico, senza firma digitale ed esclusivamente per comunicazioni tra cittadino e Pubblica Amministrazione o viceversa) oppure a pagamento, fornita da gestori autorizzati (che consente la comunicazione con qualsiasi tipo di casella postale elettronica e possiede una funzionalità completa).

La pubblicazione dell'elenco dei gestori autorizzati e quello della Pubblica Amministrazione, così come la vigilanza e il coordinamento nei confronti dei gestori e della Pubblica Amministrazione, è demandata all'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID).

Al momento dell'invio di una mail PEC il gestore PEC del mittente si occuperà di inviare al mittente una ricevuta che costituirà valore legale dell'avvenuta (o mancata) trasmissione del messaggio, con precisa indicazione temporale del momento in cui la mail PEC è stata inviata. In egual modo il gestore del destinatario, dopo aver depositato il messaggio PEC nella casella del destinatario, fornirà al mittente una ricevuta di avvenuta consegna, con l'indicazione del momento temporale nel quale tale consegna è avvenuta. In caso di smarrimento di una delle ricevute presenti nel sistema PEC, è possibile disporre, presso i gestori del servizio, di una traccia informatica avente lo stesso valore legale in termini di invio e ricezione, per un periodo di trenta mesi, secondo quanto previsto dalle normative.
 

Dal punto di vista dell'utente, una casella di posta elettronica certificata non si differenzia dunque da una casella di posta normale; cambia solo per quello che riguarda il meccanismo di comunicazione sul quale si basa la PEC e sulla presenza di alcune ricevute inviate dai gestori PEC al mittente e al destinatario. L'utente destinatario non visualizza l'e-mail del mittente, ma un messaggio automatico generato dal gestore di posta del mittente, che contiene due allegati: la e-mail "originale" del mittente con relativi allegati, e un file di ".xml" (file di testo o apribile con apposito software) con le stesse informazioni della notifica di invio trasmessa al mittente (ID del messaggio, luogo, data e ora di invio, dati di intestazione quali e-mail del destinatario tipo PEC / non-PEC, oggetto). La posta elettronica certificata, infatti, per essere tale, deve seguire le regole fissate dal D.P.R. 11 febbraio 2005 n. 68 e dalle successive regole da esso previste. Queste norme, insieme ad altre (in particolare il D. Lgs. 7 marzo 2005 n. 82, noto come "Codice dell'amministrazione digitale"), ne stabiliscono la validità legale, le regole e le modalità di utilizzo.

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